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Uno dei cibi più antichi, considerato cibo povero ma oggi riscoperto anche sulle tavole di alta cucina, è la polenta. Attualmente, parlando di polenta si pensa subito a quella preparata usando la farina gialla, o farina di mais. In realtà, la polenta può essere fatta con qualunque tipo di cereale: i romani ad esempio usavano il farro. Condita con molti tipi di sughi diversi, è un cibo molto apprezzato, specie nelle regioni del nord Italia.
Preparare la polenta non è difficile, ma richiede molta pazienza, tempo e, soprattutto, l'uso della giusta pentola, ovvero, il paiolo.
Si tratta dello strumento migliore perché, a differenza della classica pentola, ha una forma svasata e materiali che garantiscono una buona diffusione del calore.
Pochi cibi hanno la necessità assoluta di essere cotti in una pentola ben specifica: uno di questi è la polenta. La polenta deve esser rimestata continuamente durante la cottura: per questo c'è bisogno di usare un contenitore dalla forma ben specifica, che impedisca al composto di attaccarsi alle pareti e di conseguenza di bruciarsi: il paiolo in rame.
La forma tipica del paiolo è svasata; anticamente aveva il fondo bombato e un unico manico ad arco perché veniva appeso sul focolare. Oggi i paioli hanno fondo piatto e due manici, uno lungo come quello delle padelle e uno corto, affinché si possa usare con i fornelli a gas o elettrici.
I paioli usati per sagre e feste hanno ancora la forma tradizionale; molto spesso sono dotati anche di una pala elettrica che rimesta la polenta in modo automatico e sono utilizzati anche da chi ha un caminetto e vuole continuare la tradizione.
Il materiale che storicamente si usa per fabbricare i paioli è il rame. Il rame è un ottimo conduttore di calore, impedisce che i cibi si attacchino e brucino (cosa che invece può accadere con l'acciaio, se non si fa attenzione), diffonde il calore in modo omogeneo ed è praticamente eterno. A differenza delle altre pentole in rame, il paiolo in rame non è stagnato all'interno. Infatti il calore della fiamma necessaria per cuocere la polenta potrebbe fondere lo stagno.
Nello shop di Pentole Professionali trovi paioli in rame per tutte le tasche: dai paioli più semplici a partire da 50 euro (dei brand Cu Artigiana, Tanucci, Pintinox…), fino ai più moderni in rame martellato e con motore potenziato, che costano circa 200 euro (firmati Pentole Agnelli, Nuova Fac, Ferraboli…).
Qualsiasi sia la tua scelta di budget, in ogni caso avrai la certezza di utilizzare un paiolo di alta qualità, perché Pentole Professionali seleziona solo brand che possono garantire elevati standard.
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Un’alternativa al classico rame è data dall’alluminio.
Il paiolo in alluminio ha sicuramente qualche vantaggio che vale la pena di valutare prima dell’acquisto.
Ad esempio, l’alluminio è più leggero, robusto e particolarmente adatto a resistere alle alte temperature tipiche della cottura della polenta.
Ciò non toglie che, per i puristi della tradizione culinaria, il rame resta il non plus ultra per la cottura della polenta.
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Molto interessante per coloro che possiedono un piano a induzione, è il paiolo per polenta in alluminio per induzione. L'unico paiolo adatto ad essere usato sui moderni piani ad induzione.
Con pareti di 4 millimetri e lo spessore del disco ad induzione di 2 millimetri, il paiolo in alluminio acquistabile sul nostro e-commerce, garantisce il gusto di un tempo nella preparazione della polenta, unito alla praticità delle moderne tecnologie usate in cucina.
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Abbiamo decantato le qualità dei paioli in rame e alluminio nella preparazione della polenta, ma questo tipo di pentola può diventare uno strumento valido anche per altre specialità culinarie! Il paiolo è perfetto per cuocere la polenta semplice, ma anche quella taragna o le diverse varianti regionali (come la panissa ligure, fatta con la farina di ceci) possono essere cucinate con lo stesso strumento.
Il rame del paiolo può essere inoltre sfruttato anche per altre ricette che normalmente si cucinerebbero in un pentolino dello stesso materiale, come i risotti, le salse e più popolari ricette di pasticceria.