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Storie di Cucina - La sfida dei Campioni-

10 marzo 2014

una sfida avvincente

STORIE DI CUCINA  - LA SFIDA DEI CAMPIONI -

Giovedì 20 Giugno 2013  avrebbe dovuto esserci un corso di cucina sul tema dei risotti, dove apprendere i segreti di piatti semplici e complicati allo stesso tempo e capire quali sono gli strumenti migliori da usare in conseguenza di quello che vogliamo preparare.

In realtà quello a cui ho assistito è stata una vera e propria riunione di stampo pugilistico.

Agli ordini dell’ irreprensibile arbitro chef Umberto Zanassi, si sono sfidati in una battaglia all’ultimo boccone:

all’ angolo rosso il campione in carica.

Un maestro di tecnica, profumi e sapori, dal colpo vellutato ma capace di mandare al tappeto anche i palati più difficili : il “Riso Mantecato, Gamberi e Zenzero”.

All’angolo blu lo sfidante.

Un peso massimo di razza, affondo pesante e la capacità di farti girare la testa con i suoi intensi sapori: il “Sartù di Riso alla Napoletana”.

Come in ogni grande riunione, lo chef è abile a montare l’attesa per l’incontro finale.

Così quando la serata comincia sui fuochi ad induzione troviamo una pentola con del brodo di gamberi da usare per il risotto(https://www.pentoleprofessionali.it/casseruola-alta-in-acciaio-inox-per-induzione-con-due-maniglie-inox-20638) e una padella(https://www.pentoleprofessionali.it/padella-dritta-antiaderente-per-induzione-spessore-5-millimetri-radiante-con-manico-inox-cool-25016) dove friggono le polpettine di carne che saranno parte fondamentale del sartù.

Il pubblico assiste incuriosito ed ascolta con attenzione “l’arbitro” che snocciola il regolamento dell’incontro (la ricetta), arricchito da aneddoti e da piccoli grandi trucchi in grado di trasformare anche dei pugili dilettanti come noi in aspiranti maestri del ring.

L’aroma del brodo di gamberi si propaga rapidamente per tutta la cucina e, così come quello del sangue misto al sudore inebria gli appassionati di boxe e li prepara all’incontro cloux della serata,  trasforma gli spettatori in lupi che, visto anche l’orario ormai perfetto per la cena, reclamano famelici qualcosa con cui potersi saziare in attesa dei pezzi da novanta.

Così lo chef Umberto, come un provetto Don King, ci regala il primo dei due incontri collaterali della serata.

Il protagonista è uno splendido Risotto al Prosecco.

Mentre prepara i vari ingredienti che andranno a comporre il Sartù, come niente fosse, Umberto ci prepara questo primo piatto apparentemente semplice ma che in realtà pochi di noi avrebbero saputo eseguire con pari maestria.

Il risultato, come in un incontro del primo Mike Tyson, è scontato: il risotto è buonissimo, il sapore ed il profumo del prosecco spiccano in modo notevole ma per niente invadente ed il piatto risulta leggero e molto ben bilanciato.

Per dare un tocco di originalità in più, il giudice di gara Simone decide di servire il risotto, che si presenta di un colore chiaro e delicato, dentro delle splendide cocotte(https://www.pentoleprofessionali.it/it/ricerca?src=mini+cocotte) con l’interno in ghisa nera e l’esterno smaltato in diversi colori che donano all’insieme un vivace contrasto.

In questo modo, oltre al nostro stomaco desideroso di emozioni, anche l’occhio è appagato fino in fondo.

Umberto continua con la laboriosa preparazione del sartù e nel frattempo continua a tenere sotto controllo il brodo di gamberi.

Come un allenatore che dall’alto vigila sulla condizione dei suoi campioni.

Siamo ormai agli utlimi ritocchi, il nostro Sartù viene composto…ma invece del nastro sulle mani che andranno dentro i guantoni, noi componiamo il nostro sfidante con le polpettine di carne fritte ed il loro sugo, mozzarella, piselli e uova sode. Il tutto viene chiuso da un ultimo strato di riso e poi passato in forno.

Il risultato è un piatto che innanzitutto si presenta benissimo e catalizza l’attenzione di tutti, ma che inoltre si rivela gustoso e ricco di sapori.

Un piatto di una volta: da spartire in molti, che ispira giovialità e invoglia ad organizzare un bel banchetto domenicale.

La sfida entra quindi sempre più nel vivo ed Umberto, senza dare segni di stanchezza, comincia a dedicarsi agli ultimi due atleti della serata…così prepara un risotto alla milanese da utilizzare per fare il riso al salto e nel frattempo comincia la preparazione del campione , usando finalmente l’attesissimo brodo di gamberi.

In breve tempo il riso mantecato ai gamberi e zenzero è pronto e devo dire che l’attesa non è stata vana.

Il risultato è fantastico: il sapore è delicato ma persistente ed ogni forchettata è una carezza per i nostri palati.

E’ il Mohammed Alì dei risotti…leggero come una farfalla ma pungente, per quanto è capace di colpire chi lo assaggia già dal primo boccone, come un’ape.

KO tecnico.

Il campione si dimostra veramente irresistibile.

Il match clou della serata è ormai alle nostre spalle, così per riportare l’attenzione al centro del ring Umberto passa al contrattacco con gli effetti speciali. In dotazione ha solo del semplicissimo risotto alla milanese ed un’ottima, veramente, pentola antiaderente in alluminio(https://www.pentoleprofessionali.it/it/pentole/in-alluminio-antiaderente). L’ultimo incontro di serata ha come protagonista il riso al salto: lo chef dispone per bene il risotto “giallo”, preparato in precedenza e lasciato volontariamente un po’ asciutto , nella pentola formando un disco spesso un paio di centimetri e ne comincia la cottura da un lato.

Tra il pubblico c’è dello scetticismo, ognuno di noi pensa che quella specie di frittata di riso si attaccherà inesorabilmente alla pentola oppure che sarà pressoché impossibile girarlo.

Ma Umberto zittisce tutti dimostrando che, così come per il pugile il duro lavoro in palestra ed una dieta attenta garantiscono la possibilità di ottenere qualsiasi risultato, per un grande cuoco l’esperienza unita agli strumenti di lavoro migliori garantiscono la riuscita di ottimi piatti nonché la possibilità di lasciare tutti a bocca aperta.

Quando il momento è opportuno prende a due mani il manico della sua pentola in alluminio e, come fosse la cosa più semplice del mondo, ribalta al volo il riso al salto per poi ultimarne la cottura sull’altro lato.

Anche questa volta il risultato è all’altezza della serata: il riso al salto è saporito e croccante, una vecchia tradizione quanto mai attuale in periodi dove è bene sapere cosa fare se ci avanza un po’ di riso dalla cena tra amici della sera prima.

A fine serata la tensione è ai livelli di guardia, dopo un lungo incontro i nostri due campioni aspettano il verdetto della giuria per sapere chi sarà incoronato re dei pesi massimi.

Ma il risultato è sorprendente: Umberto ha mandato KO tutti i giurati servendosi di piatti, pentole di ferro(http://www.pentoleprofessionali.it/padella-lionese-in-ferro-pesante-con-manico-22847 ) ghisa ed alluminio (http://www.pentoleprofessionali.it/padella-radiante-per-mantecare-salta-pasta-e-riso-spessore-5-millimetri-con-manico-cool-22356)ma soprattutto della propria maestria nell’utilizzo del cibo e dei sapori.

Nessuno di noi è in grado di decretare un vincitore e tutto è rimandato alla prossima sfida.

Non ci resta che ringraziare il nostro Don King dei fornelli e aspettare impazienti per sapere come deciderà di stordirci al prossimo incontro.

D.A.

(Grande Blogger e Grande Amico)